Pubblicato in: Dicono di noi
19 settembre 2020

Da aisopos.it: "La vera sala degustazione? Per Mazzola è il vigneto"

Presente e futuro della nostra degustazione in vigna...

 

Un terrazzo naturale sui vigneti di Senigallia, in provincia di Ancona, città gourmet degli chef stellati, è diventato in breve tempo un punto di riferimento per i wine lovers in riva all’Adriatico.

Venticinquemila bottiglie, una piccola produzione quella di Mazzola, cantina e frantoio, che fa leva su vigneti condotti in regime biologico, e che, come nel caso del Verdicchio, produce vini che nascono da selezioni di antichi ceppi ereditati dai contadini locali.

Calice in vigna aperitivo cantina Mazzola

L’azienda ha vinto numerosi riconoscimenti ed è stata premiata per la sua scelta originale: trasformare vitigni considerati storicamente da bere giovani in vini capaci di invecchiare ed evolversi nel tempo. Un esempio su tutti il Lacrima di Morro d’Alba, rosso autoctono di classe, in cui Manuel Giobbi, “artigiano del vino”, ha fin dall’inizio intuito grandi potenzialità di maturazione e che all’ultima edizione del concorso enologico del Vinitaly, lo scorso anno, si è attestato tra i migliori vini marchigiani. Durante l’estate la missione di Mazzola è stata quella di portare i turisti della riviera marchigiana in cantina. E l’intento è riuscito. L’iniziativa, ribattezzata “Dal tramonto alle stelle”, comprende l’aperitivo-degustazione in vigna, dove gli appassionati possono conoscere sia il vino, sia l’olio extravergine, godendosi la campagna anche a lume di lanterna. Un successo che ha spinto l’azienda a prolungare durante tutto l’anno questa esperienza.

Tutto parte nel 2010, anno in cui Manuel Giobbi, lascia la Lombardia per stabilirsi nelle Marche e dare vita a una cantina e a un nuovo frantoio nella piccola frazione di Scapezzano, nel comune di Senigallia (AN). Mette a dimora dodici mila piante di ulivo, crea dal nulla un frantoio all’avanguardia per la spremitura e freddo, e insieme alla compagna Ilka Ilieva, diventa presto il punto di riferimento per la città e per i turisti che si affacciano in collina in cerca di prodotti locali di qualità. La cantina è guidata dall’enologo Gabriele Bovari e dall’agronomo Luca Mercadante, e di recente ha lanciato una nuova linea di vini naturali Bio comprende il Colfondo, uno spumante a dosaggio zero, millesimato, con uve 100% Verdicchio, prodotto con lieviti indigeni e rifermentato in bottiglia senza solfiti aggiunti.

 

“ColFondo è il nostro vino spumante ancestrale naturale e biologico – IGP delle Marche – prosegue Giobbi – e rappresenta il riassunto in vino della nostra storia. Si tratta di uno spumante perennemente a contatto con i lieviti in bottiglia, che evolve continuamente nel tempo e una volta versato nel calice è in grado di esprimersi con svariate e affascinanti sfaccettature che cambiano anche in pochi minuti mentre si ossigena”. Un vino bianco non filtrato, estremamente piacevole, fine e complesso, con profumi floreali, sentori di frutta gialla e agrumi in grande evidenza, con chiari aromi di crosta di pane.

 

 

L’azienda agricola marchigiana, nonostante l’emergenza della pandemia, ha confermato i piani di investimento ed ha avviato i lavori per l’ampliamento della cantina e del frantoio che porteranno a un sostanziale raddoppio degli spazi produttivi. L’allestimento delle aree per i “wine lovers”, iniziato all’inizio dell’estate, è diventata la chiave di volta della politica aziendale e ora quest’esperienza verrà estesa anche ai mesi autunnali e invernali, per degustare i prodotti open air in spazi confortevoli appositamente dedicati.

“Fin da quando siamo partiti abbiamo voluto realizzare il nostro vino, il nostro olio, in maniera naturale e biologica – spiega Manuel Giobbi – La nostra non è una scelta di tendenza, ma è legata a ai valori in cui crediamo. Punteremo sull’ospitalità in vigna, perché ora la sfida è quella di riportare gli appassionati in cantina in spazi dedicati, nel vigneto, per degustare vini di qualità in tutta sicurezza, senza rinunciare alla socialità e immersi in un ambiente incontaminato a ridosso delle spiagge”.

  • „[Parlando della regione Marche] Così benedetta da Dio di bellezza di varietà di ubertà, tra questo digradare di monti che difendono, tra questo distendersi di mari che abbracciano, tra questo sorgere di colli che salutano, tra questa apertura di valli che arridono.“ —  Giosuè Carducci

 

Avv. Crisenza Salvia, classe 1981, lavora a Treviso. Nel suo percorso di studi giuridici ed economici, si è appassionata alle tematiche sociopolitiche della economista Saskia Sassen, sulla quale ha conseguito un master. Unisce l’amore e l’entusiasmo per la scrittura e la volontà di svolgere un attività di divulgazione di informazione giuridica e non solo. “ Imparare significa non sentirsi mai arrivati, vuol dire che ogni obiettivo raggiunto è un nuovo punto di partenza, mai di arrivo.” (ct. Isac Randazzo)

Da AISOPOS