Il vino dopo il coronavirus, le cantine ripartono con nuovi progetti e strategie. Mazzola rilancia con il vino solidale e l’ospitalità in vigna.
Venticinquemila bottiglie, una piccola produzione quella di Mazzola, che fa leva su vigneti a Senigallia condotti in regime biologico a poca distanza dal mare, spesso, come nel caso del Verdicchio, derivanti da selezioni di antichi ceppi ereditati dai contadini locali.
L’azienda ha vinto numerosi riconoscimenti ed è stata premiata per la sua scelta originale: trasformare vitigni considerati storicamente da bere giovani in vini capaci di invecchiare ed evolversi nel tempo. Un esempio su tutti il Lacrima di Morro d’Alba, in cui Manuel Giobbi ha fin dall’inizio intuito grandi potenzialità di maturazione e che all’ultima edizione del concorso enologico del Vinitaly, lo scorso anno, si è attestato tra i migliori vini marchigiani.
Ora, per l’estate, la missione di Mazzola è quella di portare i turisti della riviera marchigiana nella pripria cantina di Senigallia. L’iniziativa si chiama “Dal tramonto alle stelle” e comprende un aperitivo-degustazione in vigna, dove gli appassionati possono conoscere sia il vino naturale di Senigallia, sia l’olio extravergine d'oliva, godendosi la campagna anche a lume di lanterna. Per i soci ONAV la cantina prevede uno sconto speciale del 10% sull’intero listino dei vini in vendita diretta e la spedizione gratuita in tutta Italia per il cartone da sei bottiglie. .
La cantina del mare, nella città gourmet.
Tutto parte nel 2010, anno in cui Manuel Giobbi, lascia la Lombardia per stabilirsi nelle Marche e dare vita a una cantina e a un nuovo frantoio oleario nella frazione di Scapezzano di Senigallia. Mette a dimora dodici mila piante di ulivo, crea dal nulla un frantoio all’avanguardia per la spremitura e freddo, e insieme alla compagna Ilka Ilieva, diventa presto il punto di riferimento per la città e per i turisti che si affacciano in collina in cerca di prodotti locali di qualità.
La cantina è guidata dall’enologo (anche lui senigalliese) Gabriele Bovari e dall’agronomo Luca Mercadante, e di recente ha lanciato una nuova linea di vini naturali Bio comprende il Colfondo, uno spumante a dosaggio zero, millesimato, con uve 100% Verdicchio, prodotto con lieviti indigeni e rifermentato in bottiglia senza solfiti aggiunti.
“ColFondo è il nostro vino spumante ancestrale naturale e biologico – IGP delle Marche – prosegue Giobbi – e rappresenta il riassunto in vino della nostra storia. Si tratta di uno spumante perennemente a contatto con i lieviti in bottiglia, che evolve continuamente nel tempo e una volta versato nel calice è in grado di esprimersi con svariate e affascinanti sfaccettature che cambiano anche in pochi minuti mentre si ossigena”. Un vino bianco non filtrato, estremamente piacevole, fine e complesso, con profumi floreali, sentori di frutta gialla e agrumi in grande evidenza, con chiari aromi di crosta di pane.
Il Covid non frena gli investimenti.
L’azienda agricola senigalliese nonostante l’emergenza della pandemia, ha confermato i piani di investimento ed entro l’estate partiranno i lavori per l’ampliamento della cantina e del frantoio.
“Fin da quando siamo partiti abbiamo voluto realizzare il nostro vino, il nostro olio, in maniera naturale e biologica – spiega Manuel Giobbi – La nostra non è una scelta di tendenza, ma è legata a ai valori in cui crediamo. Punteremo sull’ospitalità in vigna, perché ora la sfida è quella di riportare gli appassionati in cantina in spazi dedicati, nel vigneto, per degustare vini di qualità in tutta sicurezza, senza rinunciare alla socialità e immersi in un ambiente incontaminato a ridosso delle spiagge”.
Il vino che fa bene al sociale. La cantina Mazzola, infatti, ha lanciato un’iniziativa a favore della Croce Rossa di Senigallia (AN). Si chiama “care box”, una scatola che contiene selezioni di vini naturali a un prezzo scontato e spedizione gratuita, in versione singola o doppia (3 o 6 bottiglie). Per ogni box acquistata l’azienda ha deciso di devolvere 10 euro per la confezione da tre bottiglie o 20 euro per quella da sei bottiglie al Comitato di Senigallia della Croce Rossa Italiana.
“Volevamo dare la possibilità, a chi lo vuole, di fare un gesto per aver cura di sé ma anche della comunità in cui viviamo” – spiega Manuel Giobbi, vignaiolo indipendente che dieci anni fa ha fondato la cantina e un annesso frantoio riscuotendo negli anni apprezzamenti a livello internazionale. “I nostri Care Box serviranno alla Croce Rossa per acquistare una sedia portantina scendi scale di emergenza”.